sabato 16 ottobre 2010

Citazione All’Inferno!

In un'università statunitense degli anni Cinquanta, nel corso di un seminario pieno di buone intenzioni «per progettare una società migliore», si sfiorò anche la letteratura e l’arte del momento, la «rabbia» che covava. Il filosofo Leo Strauss, coinvolto suo malgrado, in uno degli interventi disse così: «Mancano di pensiero e di disciplina. Hanno invece quello che chiamano sincerità. È da vedere se è poi necessaria quella che chiamano sincerità, finché non si sa se la sincerità sia equiparabile alla sfacciataggine; la sincerità non è certo autosufficiente: essa si realizza completamente in urli acuti e stonati, che non sono opere d’arte. ‘La vita è un racconto narrato da un idiota’ vien detto in un’opera d’arte, perché la vita è un tale racconto solo per chi ha violato la legge della vita, la legge cui è soggetta la vita. È vero che il messaggio degli scrittori in questione non è quello di Macbeth. Gridano che la vita è melma. Ma non si può percepire che la vita è melma se non si è prima percepita la purezza, e su di essa, che per natura si percepisce per prima, essi tacciono completamente. L’individuo che non rispetta nessuno è un’assurdità. Le loro grida sono accuse lanciate contro la ‘società’, non appelli a esseri umani fatti con spirito di fraterna correzione; questi accusatori si credono fuori dalla portata delle accuse; i loro individui sono fatti di accuse; intendono l’individuo come accuse e grida. Ogni accusa presuppone una legge, accuse del tipo di quelle espresse da loro richiedono una legge sacra, ma di ciò essi sembrano non avere alcuna coscienza. I loro gridi ricordano quelli dei dannati dell’inferno; essi stessi appartengono all’inferno». (da L. Strauss, Liberalismo antico e moderno, Giuffré, 1973, p. 325).

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