giovedì 28 ottobre 2010

Con un secolo di ritardo

~ TANTE FIRME PER UN MANIFESTO ~

Uno sconclusionato Manifesto destro-futuromane con un secolo di ritardo si aggira tra noi e minaccia strani revival. Registra che «le parole della politica sono corrose, sono spuntate, non fanno presa sulla realtà» e invece di prenderne atto e metterle da parte auspica una «visione» politica che meglio sarebbe dire «ideologia». Di questa non se ne sentiva affatto bisogno. Il bando ci ammonisce che «senza cielo politico non c’è cultura, ma soltanto erudizione e retorica». Ricominciamo? La cultura deve essere politica, con le bandierine qui chiamate «cielo politico», altrimenti sarebbe «soltanto erudizione»? Tornano a predicare i Vittorini? E dove mai trovano in abbondanza questa erudizione i docenti universitari firmatari? Volesse il Cielo ci fossero eruditi e retori non distratti dal chiasso dei pubblici amministratori. Magari si affermassero gli scrittori che pensano alla loro prosa piuttosto che alle trame camorristiche, i pittori che sanno dipingere invece di buttarla nella ‘provocazione’ e in politica, i colti in genere che divorano i libri senza consumarsi negli odi effimeri delle passioni partitiche. Si è sprecato tanto tempo, l’intero Novecento, in questi oziosi esercizi e c’è gente, anche di una certa età, che ci riprova? che ne sente la mancanza?

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