Citazione L'avanguardia e la morte
Jean Clair: «Lo sguardo con cui l'artista nel mondo occidentale si era reso padrone delle apparenze si avvia verso il significato di riguardo che, mortifero o perlomeno rischioso, costringerà colui che se ne rende detentore a quel balzo in avanti, a quell’accecamento chiamato ‘avanguardia’, la cui finalità in fondo consiste nel negare l’esistenza stessa della morte. L’arte moderna diviene l’estrema illusione che ci permette di credere di poter evitare la morte e non vedere mai Medusa. La modernità è la negazione della morte nella società moderna. Ma costituisce ormai, al contempo, la mortificazione della natura dell’arte.
Lungi dall’essere quella marcia trionfale verso il futuro che la vulgata applaudirà, al contrario la modernità è la tetra macerazione di un ritorno che non smette di rinnovarsi e di essere colpito da sanzione. L’arte era sorta dal bisogno di scongiurare la minaccia della morte e gli artefatti prodotti dalla sua prâxis, i talismani che, posti accanto al corpo del defunto, lo avrebbero accompagnato nell’altro mondo. Sono ormai merci esposte in pieno giorno nei musei che, vistose e cangianti, ci permettono di credere, a prezzo della morte dell’arte, che riusciremo a sfuggire al fatum edipico». (Medusa, p. 159).
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